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domenica 2 giugno 2013

The Voice of The Finale

Ha vinto Elaida. Stop. Prevedibile. Stop. Timothy secondo. Stop. Ahimé, prevedibile. Stop. Veronica terza. Stop. Vincitrice morale. Stop. Quarta Silvia. Stop. Non se l'é cagata nessuno e il singolo ha una capacità di airplay radio <0. Stop. Tutte le solite lacune del programma si sono ripresentate. Stop. Troiano? Carolina? Drama? Lunghezza? Lentezza? Cattiveria televisiva? Stop. Parola riassuntiva della I (e forse unica) edizione italiana del programma: FLOP. Stop. (Che rima!) Ciao a tutti, é stato bello commentare il non bello di questo programma. Stop. Ora abbiamo i giovedì sera liberi, 4 lunghissime ore di ca**i nostri. Stop.

THE END (?)

venerdì 24 maggio 2013

The Voice of the Fifth Live

Eccoci giunti -FINALMENTE- quasi alla fine di questa estenuante prima (e forse ultima?) edizione di #TVOI. La serata di ieri che ho seguito, devo dire, con meno attenzione del solito a causa di una cena con amici protrattasi davanti al televisore, non ha mancato di riservare tante nuove sorprese! Saranno gli autori così pieni di inventiva da fare tutto di proposito concependo un nuovo modo di lasciare lo spettatore a bocca aperta? Mah. Direi di no.
Direi piuttosto che la rara congiunzione astrale ipotizzata la settimana scorsa sia ormai passata e i pianeti si siano già sfanc**ati a vicenda, lasciando The Voice nuovamente in mano all'epicureo
incontro-scontro casuale di atomi. Qual é stato il prodotto? Un po' un casino, direi!
Tornati i cameramen pigri e i microfonisti lenti, con ritardi audio e inquadrature che si perdono il momento. Dai, c'é solo l'ultima puntata e poi, cari tecnici e regia, potrete continuare a ronfare!

Allora: nella serata di ieri, i due talenti di ciascun team si sono esibiti con il brano assegnato e, una volta terminate entrambe le esibizioni, si é potuto avere un teaser di 30 secondi dei loro inediti (in generala affatto male!). Dopodiché, allo scadere del televoto il loro coach ha espresso una preferenza per uno dei 2 (60 a 40), e a questa si é sommata la proporzione dei voti del pubblico. Strano caso? Si é verificato un mai smentito accordo tra coach e spettatori. Che strano!
Ma il momento più bello (sarcasticamenteparlandoovviamente) si é avuto con il conteggio dei voti di Veronica De Simone e Manuel Foresta, dove la prima vince per 100 a 99. Un momento: 100 a 99? E' matematicamente impossibile! No, sarà un errore di grafica (un altro), avranno scritto male. Volevano scrivere 101 a 99 e si sono sbagliati. E invece no. Ahahhah! Anche la matematica é un opinione, a The Voice. Unico caso in cui il totale delle preferenze non é 200 (voti del coach 60:40 + proporzione dei voti telefonici), ma 199. Ma che numero é? Troiano ha provato a dare una spiegazione plausibile, dicendo che non c'é stato volutamente il conteggio dei decimali, ma il risultato resta comunque illogico. Sono allibita.

 Si. Così.

Dicevamo...
Considerazione ospiti ancora vicina allo zero. E ho detto tutto.
Noemi non ha abbandonato le scollature ma ha nuovamente abbandonato la sua presenza al programma, escluso il momento del proprio team e dell'unica volta che Troiano l'ha interpellata.
Il ruolo di Carolina é sempre più marginale, ed é raro vederla in trasmissione, quasi quanto trovare una stella alpina a Mogadiscio. Sa fare il suo lavoro, é figa, ma non é stata collocata nel programma, quindi la sua presenza resta ancora pressapoco inutile.
Il cavallo di Troiano ha invece fatto enormi progressi, sebbene non tali da poterlo definire un conduttore tv, e ancora meno il giovane conduttore del programma di punta Rai della stagione. Non ci siamo. Se questo programma dovesse, per caso, convincere qualcuno (pazzo, indubbiamente) a una seconda edizione e se, per caso, qualcun altro (pazzo, indubbiamente) dovesse riconfermarlo, foooorse potrebbe anche farcela. Deve prima imparare a sorridere però. No, non internamente. All'esterno. Dev'essere, diciamo, palesemente chiaro a tutti che quello che fa sia entertainment e che si sta divertendo. Che dire poi dell'estremo vantaggio che un anno di esercitazione potrebbe portare alla sua memorizzazione di numeri e codici! Ieri sera, - interruzioni dei coach/nessuna domanda agli ospiti (ancora!)/scarsissimo inglese/faccia da dimenticare/assenza di argomenti interessanti  a parte, ha saputo semi-fare qualcosa.
Sempre nella scorsa puntata c'é stato, per la prima volta, un po' di drama. Ma non é quello che la gente vuole, non é sufficiente, non é cattiveria televisiva (che forse vedremo solo nell'ultima puntata, quando i coach si scontreranno davvero tra loro). Durante la presentazione dei talenti però, a differenza delle altre puntate, le brevi interviste introduttive sono state fatte finalmente a loro (AAAAH ECCO VI SIETE ACCORTI CHE SONO LORO I PROTAGONISTI!), i quali ci hanno saputo dire qualcosa in più della loro personalità, della loro determinazione e motivazione. Le potenziali Voices hanno la Voce!
Gara:
1) #TeamPelù. Il coach sceglie Timothy -anche se artisticamente non capisco perché- che vince pure al televoto. Obviously.
2) #TeamCarrà. I numeri dello scandalo: Raffaella sceglie la sua prediletta Veronica, la quale é stata bravissima, commuovente, impeccabile nella sua esibizione. Il pubblico ha però gradito maggiormente la performance di Manuel, più energica e meno intimista. Ma il sistema di conteggio del programma, per evitare il pareggio nei numeri, ha fatto 'na grande ca**ata, assegnando il passaggio del turno a Veronica, e lasciando di stucco Manuel. Se entrambi meritano, come é prevedibile che sia, avrebbero dovuto permettergli di esibirsi nuovamente, o lasciarli parlare con i famosi 30 secondi per convincere il pubblico. Ma perché questi autori non ci hanno pensato? Chi sono gli autori?
3) #TeamCocciante. Elhaida, Elhaida, Elhaida. Vince lei. Per un punto, ma vince. Scelta sia dal pubblico che, giustamente, da Coachciante, che con tutta la sua gentilezza e timidezza manda a casa Lever promettendogli però di non abbandonarlo artisticamente.
4)#TeamNoemi. Anche qui, naturalmente, vince la Capasso su Scianna, in modo più determinante rispetto agli altri concorrenti. Viene preferita dal coach, e ampiamente preferita dal pubblico. Ebbravo pubblico!
Ah, dimenticavo: penosi tutti i duetti con Will.I.am, ad eccezione di Silvia. Elhaida, anche tu mi hai un po' deluso. Lever e Scianna, invece, proprio scarsi. Ma c'era un problema di microfoni anche in quel momento? Strano! :-P
Ok. E adesso?
Come finirà?
O meglio, come ca**o finirà?

venerdì 17 maggio 2013

The Voice of the Fourth Live

Non c'é due senza tre, e il quattro vien da sé. Così, ecco che abbiamo superato anche la quarta puntata del talent show Rai, che ha riportato un netto miglioramento rispetto alle precedenti (Hallelujah!). Che mi abbiano, forse, ascoltato? Chissà! Sta di fatto che stavolta avrò molto meno da dire.
Iniziamo dai problemi tecnici, ovvero dalla loro (quasi incredibile) assenza: i cameramen hanno imparato a usare le telecamere e i microfonisti ad accendere e spegnere i microfoni! Complimenti! Clap clap clap.
La stessa struttura del programma, nonostante ancora troppo lunga e artificiosa, troppo caroselliana negli intermezzi musicali degli ospiti (sebbene illustri) e dei coach, é risultata meno indigesta. Soprattutto, con la riduzione dei concorrenti a tre per ogni team, si é smesso di avere la sensazione che si tratti ancora delle fasi eliminatorie, e invece si é capito che ci si trova nel vivo del programma (in realtà siamo quasi alla fine, ma non potevamo aspettarci di più, suvvia!) Le esibizioni dei talenti sono ancora di una lunghezza insopportabile per i tempi televisivi, ma l'esiguità di questi ultimi le rende decisamente più tollerabili.
Pooooi...Noemi! Mi hai letto anche tu! Ieri eri presente, finalmente (quante assonanze in questa frase: dovrei fare la paroliera). La giovane e rossissima cantante si é accorta di non fare parte dell'arredamento o dell'effetto sonoro "risata" all'interno dello studio. Ha infatti stupito tutti con la sua creatività e la sua poliedricità, mostrandosi anche nelle vesti di musicista e corista. Un coach mentore, che ha realmente accompagnato la performance dei suoi cantanti, e ha saputo differenziarsi dai colleghi nella gestione di tutta la propria parte di spettacolo. Eccola là, credevo ti fossi spenta e invece ieri hai infuocato tutti, Noemi.
Attenzione attenzione! C'é stata addirittura qualche critica! Siamo ancora lontani dalla tanto anelata cattiveria televisiva, ma Cocciante ha inaugurato gli "appunti sulle imprecisioni" rivolte a Giuseppe Scianna, che tra l'altro le meritava in pieno per aver steccato di brutto più di una volta. Chiaramente il Maestro é stato molto gentile e lontano dal polemizzare, ma qualcosa si é mosso. I cantanti di The Voice NON sono perfetti!
Grandi ospiti della serata Venditti (esibitosi con Riccardo e Raffaella), Mario Biondi (amico e partner musicale di Noemi) e...tadaaaan...i Litfiba in reunion! Bravi, bravi, bravi. Anche se sarebbe stato meglio avere solo un ospite a serata, trattarlo da ospite e quindi degnarlo degli onori di casa e della curiosità del pubblico. Troppi big tutti insieme ma senza presentazioni e teasing= nessun big.
Carolina, ieri bella senza se e senza ma, nel look e nell'outfit, conosceva addirittura in anticipo i momenti in cui sarebbe stata ripresa in web room. Un piccolo passo per lei, un grande passo per le future co-conduttrici del programma (se mai vi sarà una seconda edizione, dato che ormai #tvoi non é neanche più trending topic su twitter). La ragazza, seduta tra i talenti, era preparatissssima. Non si é inacidita, non ha chiesto se poteva o non poteva fare qualcosa, ma ha preso iniziativa senza titubanza, e ha fatto bene. Ha addirittura letto dei tweets interessanti (o quantomeno non noiosi), tra cui quelli hot sulla scollatura di Noemi.
E poi, ma che lo dico a fare? Qual é stata la più grande sorpresa della serata? Il cavallo di Troiano é vivo! Esiste! Sa parlare! Ok, la faccia da delinquente di Romanzo Criminale la conserva comunque, occhiaie perenni e sorrisi lugubri. Però ieri ha persino ricordato dei nomi senza leggere! Ha detto altro all'infuori di "tensione", "televoto" e "grazie", e ha riempito gli spazi vuoti con alcune (poche) parole di senso (+ o -) compiuto! Che progresso incredibile! Siamo lontani dal definirlo conduttore, ma almeno ora sappiamo che non é una marionetta.
Programma:
#TeamCocciante é il primo a salire sul palco. Il Maestro sceglie per Elhaida una canzone più vecchia dell'invenzione della ruota e più noiosa della tecnica dell'uncinetto. Lei é bravissima, anche se stecca un paio di volte, e sul finale si commuove. Mattia invece canta Adesso Tu di Eros. Sottovoce. A pensarci bene, la voce l'ha tirata fuori solo alle audizioni. Lorenzo canta Vasco cercando di non strafare. Un po' convinto, forse. Ma ci sta. E' Vasco. E lui é molto talentuoso. Ma é l'unico del team a non passare il turno: Elhaida accede alla fase successiva per intercessione di pubblico; Mattia per intercessione di coach.
#TeamCarrà é un team che apre il proprio momento con una delle mie canzoni preferite di Raffaella, e subito mi diverte. Tutte e tre belle esibizioni, e scelte di audience e di coach giuste e apprezzabili: Veronica, unico vero personaggio tra i talent, vince al televoto, e Manuel vince nel cuore della Carrà. Olé.
#TeamNoemi il più vivace della serata grazie, come sopra specificato, all'estro della stessa coach. Nonostante le stecche di Giuseppe, Noemi lo predilige su Diana dopo che Silvia é stata, prevedibilmente, apprezzata maggiormente dal pubblico. Il coach ha voluto fare una scelta di equilibrio. Non condivido: è un talent, si lotta per mandare avanti il singolo più bravo e non il team più armonioso.
#TeamPelù fantastico! Timothy, a dire il vero, non mi piace molto. E' il classico figo che le ragazzine adorano e che potrebbe vendere molto, ha la voce...ma non arriva. Non a me. Bo, alla fine é un bel piatto ma risulta insipido. Eppure (moooolto prevedibilmente) passa il turno con il televoto. Pelù, costretto a scegliere tra l'esibizione mozzafiato di Francesco -il quale si sta facendo largo sempre di più tra i talenti del programma- e Cristina -sempre energica e "hon du'hanne in horpo" parafrasando lo stesso coach-si butta sul primo. Piero va poi a scusarsi con la Balestriere, che lo accoglie sorridente in un abbraccio e lo invita a toccarle il c**o un'ultima volta! ;-)

Freniamo l'entusiasmo però: si dovrà attendere giovedì prossimo per capire se la qualità dello show sia davvero salita o se la serata non malaccio di ieri sia stata solo il frutto di una irripetibile congiunzione astrale. Stay tuned!

venerdì 10 maggio 2013

The Voice of the Third Live

Eccomi ripresa (forse) dal Live di ieri sera, che é stato una peperonata di emozioni: pesante e indigesto. Anche durante il terzo serale si sono manifestati i soliti problemi tecnici audio, con i vari "Non ti seeento" e "Non funziooona", e stavolta addirittura quelli video! Non so se ci fossero due cameramen  sbronzi a tratti, ma sta di fatto che la cinepresa per la webroom e quella che faceva le inquadrature da dietro il palco ogni tanto ballavano, e non di certo a ritmo di musica, ma come se gli operatori venissero colti alla sprovvista  dalla regia e dovessero riprendere nuovamente l'inquadratura. Ci mancava solo la messa a fuoco e il bilanciamento colore! L'effetto dato agli spettatori é come quello dei video caserecci di genitori maldestri che riprendono per le prime volte i figli piccoli e che, quando li riguardano ad anni di distanza, gli viene il mal di mare.
Inconvenienti inspiegabili a parte (che ripeto, ormai non si vedono più neanche nelle tv locali), la trasmissione é l_e_n_t_a_...l'altissimo potenziale é sempre più lontano dal diventare effettivo. Si ha ancora la stessa sensazione delle selezioni iniziali, di qualcosa che viene prima della gara vera e propria, quando invece non é così: dovremmo essere nel vivo della competizione. Non capisco perché ogni team debba in pratica autoeliminarsi invece di competere contro gli altri. I talenti, ora diminuiti ma comunque ancora troppo numerosi, iniziano ad avere un volto, un nome e una personalità (dato che abbiamo capito che sono tutti  bravissimi/fantastici/incredibili/perfetti), ma non si riesce a stabilire la loro storia: il pubblico, al di là delle preferenze personali, non entra mai in empatia con loro. Non li si conosce, non si sa chi sono e quale sia il loro carattere fuori da quello raccontato dai loro coach e quindi secondo  un'altra opinione. Non si dà modo allo spettatore di formarsene una propria, non ci sono gli elementi sufficienti per entrare in contatto umanamente, per identificarsi con qualcuno. Gravissimo errore!
Per non parlare dei ritmi sanremesi con cui procede: una lentezza che fa venire voglia di cambiare canale. Un prime time che occupa anche la seconda serata tutte le volte, dalle 21.05 alle 00.30. Il fare esibire tutti i concorrenti di uno stesso team insieme? Pesante. Il fare ogni volta una ulteriore performance canora di coach+talenti? Pesante. L'avere due ospiti a serata che non vengono neanche intervistati e presi in considerazione, senza teasing iniziale e curiosità finali? Totalmente inutile. E pesante. Le canzoni diventano mattoni.
I coach ancora una volta troppo buoni: ci vuole cattiveria televisiva, assolutamente non crudele e spietata, ma come quel bicarbonato frizzante che ti fa digerire la peperonata di programma che ti ritrovi sullo stomaco. Le frecciatine, così come il drama, sono la vera molla degli show televisivi! Dai su coach, toglietevi qualche sassolino dalla scarpa e metteteli nelle scarpe degli altri!
Per non parlare del lessico utilizzato, che sembra di tornare negli anni '50 quando era proibito pronunciare in tv anche la parola "piedi". In questo caso, unica eccezione il grande Piero, che con dito medio alzato e parolacce sparpagliate nei discorsi riesce a equilibrare la noiosità e il gergo da asilo nido (mascherato da bon ton) di tutti gli altri. Unito al problema del lessico anche quello del vocabolario, povero e sempre uguale a se stesso, di presentatori e coach, sempre ad eccezione delle colorite affermazioni di Pelù e della Carrà che chiariamoci, é una grandissima comunicatrice.
L'X Factor di The Voice (e scrivo X perché é un valore a me sconosciuto) é costituito dalla"coppia più bella del mondo", ovvero Troiano e Carolina, quest'ultima in look aggressive e con atteggiamento più acidello del solito. Credo che stiano iniziando a saltarle i nervi: non resiste bene alle prese in giro su Twitter, si sca**a degli spazi che le dà e le toglie il conduttore a propria (incomprensibile) discrezione, zittisce in stile maestrina i concorrenti che parlano dietro di lei quando viene messa in comunicazione dalla webroom. Aveva l'aria di pensare in continuazione: "Ma perché sono qui con questi incompetenti? Ma chi me l'ha fatto fare?" Tra l'altro il suo ruolo ha un'importanza pari a 0  nel programma: ripeto, cosa ce ne frega di sentire la lettura di tweet che dicono bravo questo o brava quella? Vogliamo ridere, vogliamo scherzare, vogliamo anche un po' arrabbiarci! L'utilizzo del social network in quel modo é totalmente a-funzionale. Unico momento degno di nota per la giovane co-conduttrice é stato quando, nell'esibizione della Carrà di "We are family", é stata invitata a scendere sul palco e a ballare insieme a Raffaella, al suo team e ai ballerini (ok, anche a Troiano), mostrandosi in tutta la sua fighezza. Veramente bella.
Troiano invece...che dire...ci ha già pensato Twitter a dargli molte definizioni (nessuna delle quali é ovviamente stata letta da Carolina!) Il web lo ammazza. Spero che non abbia una connessione internet in casa. Ma come si può? Vorrei essere gentile, ma l'aggettivo che mi viene in mente per classificarlo é il seguente: scarso. Allora, tralasciando l'inespressività, l'incapacità di intrattenere, di coinvolgere pubblico, ospiti e partecipanti, il linguaggio che si limita alla consecutio delle parole : grazie e teso/tensione (in tutte le declinazioni), vorrei soffermarmi sulla sua memoria. Ora, Troiano é un attore: deve preparare un copione per recitare (e lo sa anche fare!). Ecco, perché non riesce a ricordarsi i nomi di 16 cantanti (tra l'altro, esibendosi un team per volta, é ancora più semplice)? Perché non riesce a ricordarsi i titoli delle canzoni che deve presentare, ma deve sempre mettere tra lui e la telecamera sto ca**o di foglietto rosso? Ma leggitelo almeno un secondo prima, quando non ti stanno inquadrando! Quanto sarà il titolo della canzone, tre parole al massimo? Bo! Altra difficoltà la memorizzazione dei numeri, non quelli del televoto che é riuscito ad imparare, sempre dopo la seconda puntata. Mi riferisco ai codici dei cantanti che, sempre per il fatto che si esibiscono nel compartimento stagno del team, vanno, udite udite, in successione dall'1 al 4. Questa non é neanche memoria, questa é logica! Ma lui no, ha sempre bisogno di ricontrollare quel fogliettino che viene voglia di strappare in mille pezzi.
Ah, giusto! La gara!
Inizia Noemi. C'era Noemi? Anche ieri, team e omaggio ad Amy Winehouse a parte, é rimasta in modalità off (o ronf) per il resto della puntata. La nota più alta del momento #TeamNoemi é stata toccata da Piero Pelù, che dedica La Cura di Franco Battiato, performata da Giuseppe Scianna, a Peppino Impastato e a tutte le vittime del terrorismo di mafia, in ricorrenza della giornata commemorativa. Passano il turno secondo il pubblico Silvia Capasso e Giuseppe Scianna, e il coach salva Diana Winter. Tutti bravi, tutto molto prevedibile.
Seguono Coachciante e il suo team, che nella performance comune omaggiano invece i Beatles. Il pubblico fa passare Elhaida Dani e Mattia Lever (quest'ultimo prevedibile ma non meritato), mentre il maestro preferisce, a gran sorpresa di tutti e raccogliendo fischi tra il pubblico in sala, Lorenzo Campani a Giulia Saguatti. Scelta sofferta, ma anche forte. Sicuramente giusta e ponderata.
Si continua con la Carrà, che dopo la già citata esibizione collettiva di We Are Family, rinuncia alla bravura di Stefania Tasca in favore dei progressi di Emanuele Lucas. Il pubblico, invece, premia Veronica De Simone (unico personaggio che riesce un po' ad emergere dal meccanismo piatto e spersonalizzante del programma) e Manuel Foresta. Bravi.
Chiude il programma Piero Pelù, che si esibisce al fianco del sempreverde Edoardo Bennato, definendolo il proprio "maestro". Tra i suoi talenti, tutti bravissimi e carichi, é costretto mandare via a malincuore Danny Losito, scegliendo Francesco Guasti dopo che il televoto aveva già mandato avanti Timothy Cavicchini (il meno meritevole ma che, "figo" del programma, ha scontatamente ha superato il turno) e Cristina Balestriere.
Ora mi chiedo: quando da 16 piccoli talenti ne rimarrà 1 per team, si riuscirà a vedere una gara scorrevole e piacevole? E soprattutto, Troiano avrà memorizzato i loro nomi?

venerdì 3 maggio 2013

The Voice of the Second Live

La voce del secondo Live é piuttosto delusa. Sembra infatti che davvero l'unica cosa del programma che valga la pena seguire siano le esibizioni canore di coach e cantanti. Tutto il resto é noia!
Ripeto, formula dei giri di eliminazioni troppo lunga e macchinosa. Problemi tecnici e di audio anche stavolta: ma siamo alla Rai o su una neonata emittente locale? Rai1 fa Sanremo, la stessa Rai2 ha già fatto XFactor non più di 3 anni fa. Perché? Scene al limite del ridicolo, con bui pubblicitari che partono mentre i personaggi stanno ancora parlando. Tipo quando si guardano i film in cinema di serie C, che la scena proiettata viene tagliata brutalmente dal break di intermezzo. Mah.
Per non parlare di coloro i quali sono invece stati maldestramente zittiti dall'uomo più imbarazzante della serata: ma certo, Fabio Troiano! A farne le spese principalmente Piero Pelù, che é stato involontariamente (solo per incapacità del conduttore) ostracizzato per ben due volte, e la stessa ospite della puntata, Gianna Nannini. Troiano, devotissimo degli sponsor, ha tentato di farla "fuori in meno di 60 secondi" con il suo solito charme mancato, ma l'artista con 30 anni di carriera che ha venduto milioni di copie e che é l'ospite della serata, parlandogli sopra ha voluto fare almeno i ringraziamenti. Tutti che scavalcano il conduttore, che più che Troiano pare un cavallo di Troia, con l'inganno di chi si presenta in un modo e poi, sotto sotto, vuole farci del male. Va be', punti di vista...
Tornando alla competizione, Cocciante é stato il primo ad esibirsi e a fare esibire i suoi 4 ragazzi. #Cocciante é rimasto un trending topic su Twitter per l'intera serata. Avete presente le ombre cinesi? Ecco, il Maestro, forse per la sua discendenza asiatica, ieri sera ha saputo farle benissimo durante la performance iniziale: un uomo così piccolo di statura é riuscito a proiettare dietro di sé l'ombra di un gigante, oscurando i giovani talenti. Bravissimo. E mi trovo d'accordo con lui anche sulla scelta di chi far passare al turno successivo, dopo che il pubblico ha acclamato (prevedibilmente e giustamente) il giovanissimo e carino Mattia Lever. Elhaida Dani é stata impeccabile, per cui sarebbe stato davvero un peccato mandarla a casa. Ad ogni modo, molto bravi anche gli altri due: si vede che il maestro sa insegnare molto bene!
Turno di Noemi.  Un momento: c'era anche Noemi ieri sera? Perché, a parte il momento del suo team, era assente dal programma. Anche i suoi capelli infuocati si confondevano con il rosso della poltrona! C'é da dire che c'é stato un grosso miglioramento rispetto alla scorsa puntata, e che i suoi talenti questa volta sono stati tutti bravi. A passare il turno, Giuseppe Scianna con il favore del pubblico (meritato) e Diana Winter con quello del coach (anch'esso meritato). Personalmente, mi é piaciuta moltissimo anche Nausicaa, ma ammetto che fosse una scelta difficile, tutta tra persone che sanno cantare e che hanno una propria personalità artistica.
Team Carrà: la Carrà tutta la vita! Anche stavolta, la 70enne si rivela essere una vera forza della natura, e dà il meglio di sé nella performance di presentazione, concetto sottolineato anche dallo stesso Cocciante. Raffaella non si vergogna di palesare le proprie preferenze tra i talenti, e la sua pupilla Veronica de Simone viene premiata dal televoto. Brava, carina, sensibile, particolare: mi piace. Bravissimi anche tutti gli altri, forse Matteo Lotti il più banale, ma sicuramente apprezzabile. Scelta difficile e sofferta per il coach, che alla fine preferisce Emanuele Lucas (anche qui più per la "televisibilità" che per la voce) a Pamela Lacerenza, la Liza Minnelli del 2013. Talentuosissima, una vera showgirl, ma forse troppo teatrale per la tv. Spero che la Carrà la aiuti in altri contesti.
Il momento più alto della serata avviene durante la gara dei talenti di Pelù: una discussione sulla mancanza di autori nuovi, e più audaci, in Italia. Credo che in un programma che fa musica per il grande pubblico, la spiegazione e comprensione di questi temi sia molto importante. Parolieri di tutta Italia, uscite fuori dal guscio e...diventate spammer degli account dei coach! No ma dico, i discorsi erano davvero bellissimi, ma se si voleva davvero aiutare i nuovi autori, gli si dovrebbero dare maggiori indicazioni su come avvicinarsi al music business e farsi far leggere per davvero.
Per quanto riguarda l'ultimo team, il pubblico e Pelù hanno sicuramente optato per i migliori: Cristina Balestriere con il televoto, mentre il rockettaro Guasti é stato il preferito dal coach.
Serata troppo lunga e ancora segnata dalla mancanza di un elemento fondamentale della televisione: la cattiveria. Ma ci siamo dimenticati che questa é una gara? Solo Pelù si é permesso di dare della "parruccona" alla Carrà, tra l'altro scherzosamente. Questi complimenti smielati verso tutti rendono appunto tutto uguale, noioso. Se sono già bravissimi e perfetti, la competizione non ha senso. Bisogna trovare anche i difetti, i coach devono punzecchiarsi, cercare la reazione dell'altro coach! Non é un inno alla cattiveria vera, ma a quella televisiva che é necessaria a far andare avanti uno show. E dato che non si può di certo contare sul conduttore...!
Ultima nota di demerito nuovamente a Troiano: imbarazzante (siamo davvero sicuri che questa sia la tua strada? Riflettici. Lo dico per te.); e Carolina: imbarazzata dalla web-room, ci ha ancora una volta deliziati con...niente. I tweet carini sui cantanti? Chissenefrega! Vogliamo quelli divertenti, quelli arguti, quelli -diciamolo ancora- un po' più cattivelli. Dov'è il divertimento? Il troppo buono stufa, é da film romantico e non da Televisione! Ragazza, dov'è la tua spina dorsale? Ce l'hai davvero? Forse é quella cosa giallina che avevi sulla spalla, che in tanti hanno scambiato con una treccia fatta male?
Aspetto con sempre più ansia che arrivi lo slancio positivo di un programma con potenziale elevatissimo. Come andrà il prossimo Live?

venerdì 26 aprile 2013

The Voice of the First Live

Terminata la puntata, letto qualche altro capitolo del libro di Sex and The City e fatte le mie ore di sonno, posso ora scrivere la mia opinione sul primo Live di The Voice of Italy (TVOI).
Inizio con il dire che lo spettacolo di per sé mi é piaciuto, anche se forse ha un meccanismo troppo complesso e un po' troppo lungo per un live. Forse l'adrenalina inizierà a sentirsi quando la carica delle 101 voices si ridurrà considerevolmente, dato che guardando il programma si ha ancora la sensazione di assistere a delle selezioni al programma e non all'esibizione di concorrenti già in gara. Da notare come questi ultimi, tra l'altro, siano stati già tutti "televisivizzati" nel look. Ma This is the Vooooice, tada da daaaa (canticchio tra me e me).
Cooomunque...
Partiamo dall'ouverture con i coach e l'incredibile Patti Smith, simbolo di come la bellezza della voce e dell'arte non siano sempre compatibili con la bellezza fisica. Bravissima, umile e intelligente, la Smith lascia il pubblico in studio e gli spettatori a casa completamente a bocca aperta. Il problema é che poi, a bocca aperta, si rimane -ma non in senso positivo- quando si ascolta la prima cantante di Noemi (e forse tutta la sua squadra, ad eccezione di Silvia Capasso, fortissima!). La ragazzina, forse emozionata, forse perché allenatasi su una canzone che non le é stata cucita addosso, non ha purtroppo fatto una performance degna del nome del programma. Il team Noemi non ha dato in generale grande prova di sé, e forse qui inizia a rivelarsi la giovane età e l'inesperienza del coach rispetto agli altri tre. Unica nota piacevole Silvia Capasso, forte la voce e l'immagine, e per questo infatti scelta dal pubblico. Mi trovo d'accordo con la scelta di Noemi di far proseguire anche Flavio Capasso (che non é il fratello di Silvia!)
Abbiamo poi il team Carrà, che nell'esibizione collettiva iniziale con la Raffaella nazionale, scompare! Di fronte al talento, alla bellezza, alla freschezza senza età del coach, io non riuscivo a vedere nessuno dei concorrenti. Questo la dice lunga su quanto  conti (sopprattutto in televisione cavolo!) l'immagine. La Carrà ha 70 anni, e io guardo lei che si muove sul palco, e non le tre 20enni, che precisiamolo, nonostante non fossero belle hanno comunque 50 anni in meno! In questo team i cantanti interessanti sono tre: Michelle, Manuel e Stefania. La spuntano gli ultimi due a discapito della prima, la quale viene consolata e incoraggiata dalla Carrà. Qui si nota la preferenza del coach verso Stefania, che considera la più talentuosa e determinata del proprio team. E in effetti la sua esibizione é stata piena di energia.
Arriva il turno del Toro Loco Piero Pelù e del suo team, la cui presentazione mi é piaciuta molto. Che dire, tutti i suoi ragazzi sono stati molto bravi, forse la 17enne é stata brava e basta, senza il molto. Comunque, 4 esibizioni piacevoli e una eliminazione sicuramente più difficile rispetto alle precedenti. Passano il turno Timothy a furor di popolo - ormai diventato il gran figo del programma-, e Danny per giusta scelta del coach.
All'interno del programma due performance separate di Biagio Antonacci, che nella prima si lamenta dell'audio (con cui ci sono stati vari problemi durante tutta la puntata) e fa ripartire la canzone. Non sono una grande fan di Biagio, anche se alcune sue canzoni mi piacciono. Da apprezzare il fatto che si sia esibito dal vivo e non in playback, come invece preferiscono le star nostrane (e qui dico: ma perché? Cantare é il tuo mestiere! Sei famoso/a, ti pagano un botto, ti vogliono tutti, ti esibisci e non fai neanche lo sforzo di emettere un suono? Ma per favore!) Comunque Antonacci, oltre a "regalarci emozioni" ci ha anche donato qualche stecca.
Lo show, che é stato un crescendo di bravura, si chiude in apoteosi con il team Cocciante. Tutti bravissimi, tutti! Il Maestro ha sicuramente scelto a malincuore chi mandare a casa. Ho pensato: ma perché non regala un cantante a Noemi, che ne ha bisogno? Francesco, Giulia, Lorenzo e Jessica. Bravissimi! Il coach li ha preparati perfettamente all'esibizione, e loro hanno dato il loro meglio. Nonostante io avessi una predilezione per Jessica, reputo le scelte di Cocciante e del pubblico votante assolutamente giuste. Così, Giulia e Lorenzo passano meritatamente il pubblico. Ho anche apprezzato che il Maestro, prima di decidere, abbia detto che comunque lui fuori dal programma "ci sarebbe sempre stato per aiutarli". E se lo dice una persona così timida e geniale come lui, evidentemente ci crede e lo farà davvero.
Le uniche due note stonate del programma, lasciatemelo dire, sono stati i conduttori. Ogni volta che li sentivo parlare, pensavo: ma che roba é???? Fabio: senza entusiasmo e sicuramente con poca cultura musicale, parlava (male) senza mai sorridere. Figlio mio, guarda che sei in diretta! Unica cosa che é stato capace di fare: tediare i coach e i cantanti con questa storia della tensione. Il programma sarebbe proseguito molto più liscio se lui non l'avesse reso macchinoso con questa suspence immotivata e artificiale. Ultima cosa: basta leggere dai quei fogliettini, ca**o! Impara i nomi dei cantanti, e impara le due cifrettine del televoto! Come é possibile che non le sapesse?
Carolina: molto carina tesoro, ma sembra che sei lì per caso. Colta un sacco di volte alla sprovvista, ha risposto in ritardo, e anche lei ci ha annoiato con i: posso/non posso leggere i tweet. Mettiti d'accordo prima con gli autori, e non stressarci. Altro consiglio: trova delle domande più interessanti da fare a chi é appena passato. Poi scusa, sei nella webroom? Leggici qualche tweet divertente, o qualcuno critico nei confronti dei giudici. Aggiungi sale e pepe, please!!!!
Questo mi ha fatto venire in mente l'unica cosa che volevo dire al proposito del programma, e che spero cambi: l'eccessiva, e quindi finta gentilezza dei coach tra loro e nei confronti delle esibizioni dei talenti, propri e altrui. Premettendo che detesto il trash e la tv spazzatura e non sto certamente prendendo certi programmi ben noti come punti di riferimento, un pò di drama e di punzecchiature, anche sottili e sempre educate, ci vogliono! Daje Piero!
Aspetto con ansia la prossima puntata.

giovedì 25 aprile 2013

This is the Voice of the Voice of Italy


La prima volta che mi é capitato di vedere The Voice é stato nel gennaio 2012, a New York. Facendo zapping tra i vari canali, mi sono imbattuta sulla NBC proprio nel momento in cui inquadravano quel figo di Adam Levine, cantante dei Maroon5, e ho deciso di soffermarmi. Il programma era ancora alle blind auditions, per cui mi sono goduta le litigate e le battute tra i vari coach: oltre a Levine, Christina Aguilera (sempre più fuori forma ma con un'ugola da paura), Cee Lo Green (famoso soprattutto per "Fuck You", grassissimo ed altrettanto eccentrico), e Blake Shelton (star americana del country a noi sconosciuta ma che, così come successo per Tate Stevens nella scorsa edizione di X Factor, ha portato a casa la vittoria). Tra i soliti momenti televisivi divertenti e il drama da lacrimuccia, devo ammettere che, rispetto agli altri talent show, che fanno della presenza scenica una importante discriminante nella scelta dei cantanti, The Voice ha una formula banalmente originale e sicuramente apprezzabile.
Quest'anno, che il lavoro, l'amore e la vita mi hanno portato a vivere in Italia, seguo invece la prima edizione di The Voice of Italy, che ha luogo ogni giovedì in prima serata su Rai2. Il programma, in onda già da alcune settimane, ha terminato la fase delle blind auditions e le successive battles, ovvero scontri ( eufemisticamente ribattezzati "duetti") diretti tra due elementi dello stesso team su una stessa canzone, al termine della quale il coach a cui appartengono sceglie chi portare ai Live, che avranno inizio stasera.
I quattro coach italiani, Raffaella Carrà, Riccardo Cocciante, Piero Pelù e Noemi, hanno ora a disposizione otto cantanti ciascuno, che ad ogni puntata si contenderanno il titolo di The Voice of Italy, sarebbe a dire l'altisonante appellativo de "La Voce d'Italia". Al contrario di come molti patrioti potrebbero pensare, soprattutto riferendoci all'aurea di significati ruotanti attorno alla data odierna, La Voce d'Italia é una Voce senza alcun colore. Come possono esserci colori in un programma che fa dei suoni il suo elemento forte? I colori, i simboli, le immagini sono stati scartati a prescindere. A parte il tentativo sicuramente ammirevole di un talent show buonista che nello showbusiness non vuole "badare alle apparenze", posso per ora pensare che é un tentativo inutile, se non del tutto inventato, in un settore che si chiama appunto showbusiness, vale a dire un mestiere, o un ambiente lavorativo in cui si MOSTRA. E i cantanti, una volta visti e resi noti al pubblico dal mezzo tele-Visivo, che é un mezzo appunto indirizzato all'occhio prima che all'orecchio, saranno riconoscibili, diventeranno figure molto chiare.  Giustamente, anche. I cantanti sono anche simboli di qualcosa: cosa sarebbe Bob Marley senza i suoi rasta, Beyonce senza i suoi fianchi, Rihanna senza quegli occhi penetranti? La voce possono avercela in molti, ma i cantanti sono un'altra cosa: sono dei riferimenti sociali.
Terminata questa prefazione che ho reso il più breve possibile per cercare di non annoiare nessuno - o perlomeno di annoiare poco- sono molto curiosa di scoprire come la trasmissione si difenderà dai miei dubbi e che livello di popolarità acquisteranno i cantanti.
Rispetto ad altri talent, di cui ricordo i più fighi e le più fighe sin dalle selezioni, per The Voice devo ammettere di ricordarmi più le voci che le persone. Forse anche perché di fighi ce ne sono molti di meno! Con questo non voglio fare la snob, perché penso che la bellezza non sia tutto e che ci siano sicuramente degli artisti pronti per essere ascoltati e capiti, prima ancora che guardati. Ma non posso fare neanche l'ipocrita, dicendo che nelle mie scelte musicali mi baso soltanto sulla bellezza interiore dell'artista. Non lo faccio io, come non lo fa nessuno. Altrimenti, se davvero ci si volesse basare solo sulla voce, al programma si dovrebbe partecipare soltanto con il maglione largo da casa, senza trucco e parrucco, e magari senza essersi nemmeno lavati i denti, così la voce é ancora più pura!
Dosi di acidità a parte, stasera si inizia e non vedo l'ora di sapere chi vincerà questo nuovo talent show sperimentale, che sicuramente stupirà.
Vorrei fare menzione speciale per i coach, che adoro! La Carrà é un mito vivente, un'esplosione di positività; Cocciante, il "Maestro", é un timidissimo genio della musica; Pelù, va be', fa troppo ridere! Noemi simpatica, fresca e diretta...e che capelli!
Basta, ho finito.
Preparandomi al programma mi preparo anche la cena, molto povera dato che sono a dieta (di cibo e di soldi).
Criticoni e criticone, fans, parenti e amici degli artisti, chiunque voglia dire la propria ed essere quindi The Voice of The Voice of Italy, può farlo qui! Su questo blog! Scrivete e partecipate!








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