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giovedì 25 aprile 2013

This is the Voice of the Voice of Italy


La prima volta che mi é capitato di vedere The Voice é stato nel gennaio 2012, a New York. Facendo zapping tra i vari canali, mi sono imbattuta sulla NBC proprio nel momento in cui inquadravano quel figo di Adam Levine, cantante dei Maroon5, e ho deciso di soffermarmi. Il programma era ancora alle blind auditions, per cui mi sono goduta le litigate e le battute tra i vari coach: oltre a Levine, Christina Aguilera (sempre più fuori forma ma con un'ugola da paura), Cee Lo Green (famoso soprattutto per "Fuck You", grassissimo ed altrettanto eccentrico), e Blake Shelton (star americana del country a noi sconosciuta ma che, così come successo per Tate Stevens nella scorsa edizione di X Factor, ha portato a casa la vittoria). Tra i soliti momenti televisivi divertenti e il drama da lacrimuccia, devo ammettere che, rispetto agli altri talent show, che fanno della presenza scenica una importante discriminante nella scelta dei cantanti, The Voice ha una formula banalmente originale e sicuramente apprezzabile.
Quest'anno, che il lavoro, l'amore e la vita mi hanno portato a vivere in Italia, seguo invece la prima edizione di The Voice of Italy, che ha luogo ogni giovedì in prima serata su Rai2. Il programma, in onda già da alcune settimane, ha terminato la fase delle blind auditions e le successive battles, ovvero scontri ( eufemisticamente ribattezzati "duetti") diretti tra due elementi dello stesso team su una stessa canzone, al termine della quale il coach a cui appartengono sceglie chi portare ai Live, che avranno inizio stasera.
I quattro coach italiani, Raffaella Carrà, Riccardo Cocciante, Piero Pelù e Noemi, hanno ora a disposizione otto cantanti ciascuno, che ad ogni puntata si contenderanno il titolo di The Voice of Italy, sarebbe a dire l'altisonante appellativo de "La Voce d'Italia". Al contrario di come molti patrioti potrebbero pensare, soprattutto riferendoci all'aurea di significati ruotanti attorno alla data odierna, La Voce d'Italia é una Voce senza alcun colore. Come possono esserci colori in un programma che fa dei suoni il suo elemento forte? I colori, i simboli, le immagini sono stati scartati a prescindere. A parte il tentativo sicuramente ammirevole di un talent show buonista che nello showbusiness non vuole "badare alle apparenze", posso per ora pensare che é un tentativo inutile, se non del tutto inventato, in un settore che si chiama appunto showbusiness, vale a dire un mestiere, o un ambiente lavorativo in cui si MOSTRA. E i cantanti, una volta visti e resi noti al pubblico dal mezzo tele-Visivo, che é un mezzo appunto indirizzato all'occhio prima che all'orecchio, saranno riconoscibili, diventeranno figure molto chiare.  Giustamente, anche. I cantanti sono anche simboli di qualcosa: cosa sarebbe Bob Marley senza i suoi rasta, Beyonce senza i suoi fianchi, Rihanna senza quegli occhi penetranti? La voce possono avercela in molti, ma i cantanti sono un'altra cosa: sono dei riferimenti sociali.
Terminata questa prefazione che ho reso il più breve possibile per cercare di non annoiare nessuno - o perlomeno di annoiare poco- sono molto curiosa di scoprire come la trasmissione si difenderà dai miei dubbi e che livello di popolarità acquisteranno i cantanti.
Rispetto ad altri talent, di cui ricordo i più fighi e le più fighe sin dalle selezioni, per The Voice devo ammettere di ricordarmi più le voci che le persone. Forse anche perché di fighi ce ne sono molti di meno! Con questo non voglio fare la snob, perché penso che la bellezza non sia tutto e che ci siano sicuramente degli artisti pronti per essere ascoltati e capiti, prima ancora che guardati. Ma non posso fare neanche l'ipocrita, dicendo che nelle mie scelte musicali mi baso soltanto sulla bellezza interiore dell'artista. Non lo faccio io, come non lo fa nessuno. Altrimenti, se davvero ci si volesse basare solo sulla voce, al programma si dovrebbe partecipare soltanto con il maglione largo da casa, senza trucco e parrucco, e magari senza essersi nemmeno lavati i denti, così la voce é ancora più pura!
Dosi di acidità a parte, stasera si inizia e non vedo l'ora di sapere chi vincerà questo nuovo talent show sperimentale, che sicuramente stupirà.
Vorrei fare menzione speciale per i coach, che adoro! La Carrà é un mito vivente, un'esplosione di positività; Cocciante, il "Maestro", é un timidissimo genio della musica; Pelù, va be', fa troppo ridere! Noemi simpatica, fresca e diretta...e che capelli!
Basta, ho finito.
Preparandomi al programma mi preparo anche la cena, molto povera dato che sono a dieta (di cibo e di soldi).
Criticoni e criticone, fans, parenti e amici degli artisti, chiunque voglia dire la propria ed essere quindi The Voice of The Voice of Italy, può farlo qui! Su questo blog! Scrivete e partecipate!








http://www.thevoiceofitaly.rai.it/dl/portali/site/page/Page-4acf81b5-df2f-4687-aee2-1df2f490b8b4.html

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